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Blackout del weekend a Torino, prime diffide e richieste di risarcimenti dai locali. Lo Russo contro Iren
Blackout a Torino: locali al buio, cibi buttati e clienti persi. Ascom denuncia e chiede interventi urgenti sulla rete elettrica

TORINO – “I blackout estivi purtroppo non sono una novità – ha dichiarato la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia, Maria Luisa Coppa -. Stupisce, perciò, che anche quest’anno il sistema elettrico non fosse pronto ad affrontare il primo caldo, annunciato peraltro da settimane”.
A causa del blackout che ha colpito il centro di Torino tra sabato e domenica scorsi, nonostante la concomitanza dell’evento Kiss Kiss Way in piazza Castello, con un numeroso pubblico di torinesi e turisti, alcuni locali “non hanno potuto nemmeno alzare le serrande elettriche o aprire al pubblico – ha proseguito Coppa -, altri sono rimasti operativi ma nell’impossibilità di emettere scontrini. Gravi le conseguenze su ristoranti e bar che non solo non hanno potuto far sedere i clienti, ma hanno anche dovuto buttare via i cibi conservati nei freezer e nei frigoriferi”.
Da qui le prime diffide per arrivare alla causa civile per il risarcimento dei danni da parte di ristoranti, bar e negozi. L’Ascom fa notare che “secondo quanto previsto dalla normativa Arera, alle utenze del comune di Torino nelle zone ad alta concentrazione spetta un indennizzo automatico in caso di interruzione della fornitura superiore alle 8 ore consecutive. Questo, però, non può essere una scusa per non intervenire sulla rete”.
Sono anni che capitano a più riprese in estate i blackout in città causati dal “cambiamento climatico che rende questi fenomeni sempre più frequenti – prosegue Coppa – i nostri imprenditori devono avere la certezza di poter lavorare anche con il caldo a fronte del pagamento dell’energia a prezzi peraltro già molto salati. In assenza di interventi la situazione peggiorerà sempre di più e non possiamo permetterci di attendere soluzioni che arrivano in ritardo”.
Per Iren la causa dei blackout è da imputare al grande caldo: non di certo una novità .
La questione blackout in consiglio comunale
Il tema dei balckout è stato anche al centro del consiglio comunale di oggi a Torino. In apertura di lavori il sindaco Stefano Lo Russo ha risposto a tre richieste di comunicazione dai gruppi Pd, Torino Bellissima e Lega sul medesimo tema: i black out elettrici avvenuti in città nei giorni scorsi. Il primo cittadino, dopo la riunione di stamane con i vertici di Iren e Ireti, ha spiegato come i disservizi elettrici siano stati causati dall’elevato uso di impianti di climatizzazione che hanno provocato il surriscaldamento dei giunti e i guasti conseguenti, dettagliati nella replica a fine comunicato: “Si è creata una situazione intollerabile per fatti gravi che non dovranno ripetersi. Mi aspetto accertamenti di responsabilità nei posti di comando delle società responsabili del funzionamento della rete elettrica torinese, considerato il fatto che si tratta di interruzioni non dovute a fatti imprevisti. Queste situazioni sono preoccupanti per l’incolumità delle persone se pensiamo ai blocchi negli ascensori, dei parcheggi sotterranei come dei dispositivi medici in uso dai malati.
“Per l’emergenza estate – ha proseguito – ho chiesto la disponibilità di almeno il venticinque per cento di squadre manutentive in reperibilità da oggi fino alla fine dell’estate e il pronto intervento di gruppi elettrogeni in prossimità delle cabine di media tensione per far fronte a potenziali distacchi della rete.
“Il problema di fondo – ha evidenziato Lo Russo – è il disinvestimento dei piani di manutenzione sulla rete avvenuto negli ultimi dieci anni ed è mia intenzione, in quanto azionisti di maggioranza di Iren, rivedere il piano industriale dell’azienda.”
Il sindaco ha poi aggiornato i dati relativi ai black out: “Nella nottata tra sabato e domenica Ireti ha gestito 26 differenti guasti a macchia di leopardo a partire dalle ore 22 di sabato, durato 15 minuti per 18.000 utenze disalimentate e 50mila abitanti interessati; la completa rialimentazione di tutta l’utenza via via interessata è avvenuta nelle prime ore di domenica. Alle 6.30 erano rimasti solo pochi utenti isolati per guasti in bassa tensione. Complessivamente interessate dal blackout 67 mila forniture per circa 200 mila abitanti, con durata non oltre le due ore nei casi più critici.
“A partire dalle ore 14 di domenica fino a poco dopo mezzanotte sono stati gestiti 15 guasti in media tensione, Questo particolare impatto di nove ore che ha colpito il centro di Torino è stato dovuto a un caso particolare dove la molteplicità dei guasti insistenti sulla stessa linea non ha permesso una normale riconfigurazione della rete per la rialimentazione dell’utenza ed è stato necessario attendere la complessa riparazione del cavo per la ripresa del servizio. Complessivamente sono state interessate dal blackout 60 mila forniture, 180mila abitanti, con durata di non oltre 1,5 ore nei casi più critici.
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